I sistemi basati su logica fuzzy possono essere impiegati nei settori in cui si abbia una vasta conoscenza empirica, riconducibile a regole basate su espressioni linguistiche, anche a fronte di una carente (o impossibile) definizione delle leggi matematiche che descrivono i fenomeni coinvolti. Da questo punto di vista, il campo della depurazione delle acque si presenta come un ambito appropriato per sperimentare l'applicabilità di sistemi basati su logica fuzzy. In questo lavoro si è cercato di verificare la fattibilità di questo approccio non convenzionale alla simulazione del processo a fanghi attivi, sviluppando un modello relativo ad un grosso impianto del Nord Italia (potenzialità nominale pari a 330.000 abitanti equivalenti). L'obiettivo di questo lavoro è stato quello di valutare se il ricorso alla logica fuzzy per la simulazione possa essere ritenuto una strada percorribile, in particolare in termini di complessità e robustezza del modello, facilità d'uso e numero di dati richiesti.